Assieme a Lisa e Teo, entriamo anche noi nel labirinto, con
l’entusiasmo di chi si appresta ad affrontare una nuova avventura. Prendiamo ognuno un percorso diverso e ci muoviamo a passo spedito, lungo i percorsi intricati di bosso: a volte sembra che uno di noi si porti più avanti rispetto all’altro, che sembra invece indietreggiare, quando poi, sul più bello, il labirinto rispinge tutti indietro e ci pare quasi di perdere la strada, per poi, infine, improvvisamente, ritrovarla… ed ecco che se ne esce!
Quasi una grande metafora della vita?!
Da una terrazza, lo possiamo ammirare anche dall’alto e lì ci divertiamo a decifrarne le figure nascoste: nel suo disegno si riescono a tracciare il nome di Borges, gli specchi, due clessidre, un punto di domanda, persino… una tigre! Riuscire a vederli è una sfida davvero irresistibile.